The Marines

 "Ero delusa del mio lavoro. Non ero affatto felice. Non mi piaceva, non ero brava, la guerra stava continuando e così ho deciso di arruolarmi nei Marines. [...] Nel frattempo avevo letto che il Corpo dei Marines aveva istitituito una riserva femminile. Dopo aver conosciuto i Marines di Quantico, avevo capito che era quello che volevo fare. Così ho fatto la mia richiesta per entrarvi. [...] Avevo sentito parlare di donne che avevano fatto la richiesta e che erano sempre state rigettate. Tutte le donne che l'aveva fatta erano state rigettate. E la maggioranza avevano una qualifica migliore della mia.

Erano passate 6 settimane. E non avevo sentito nulla. Ero disperata. Credevo che anche io sarei stata rigettata -e non capivo perché ci mettessero così tanto tempo- quando arrivò la lettera di accettazione.

Un paio di anni dopo , incontrai una donna Marine, un ufficiale, che mi disse che eravamo tutti in "pasto alla fortuna". In pratica- anche se nelle carte non era riportato così- gettavano tutte le domande in aria  su una scala e quelle che cadevano sullo scalino superiore entravano. Disse anche c'erano così tante domande che non c'era tempo per fare una selezione. [...] Ero stata solamente fortunata, ma accettai lo stesso. (Era appena uscita dal college, aveva 21 anni e il suo mandato inizio nel Marzo 1943. Ndr)"

 

"Solo a giugno, ebbi l'ordine di andare al MountHolyokeCollege per l'addestramento. Il periodo tra marzo e giugno sembrò interminabile.

[...] Prima che avessimo le divise, dovemmo portare vestiti civili che portammo con noi. E ovviamente, non ci dissero di portare niente di particolare perché avremmo dovuto mandarlo indietro, una volta avuto le uniformi. E io avevo un vestito di lana rossa e un cappello marrone. Dovevamo portare cappelli e dei bracciali. [...] una volta avuto le uniformi, dovemmo portare la nostra biancheria, ma le scarpe che ci davano e camicie e cravate."

 

Diventò capitano, ma non visse mai la vita del fronte: una donna capitano sempre legata alla terra continentale.

"Mi ricordo quando la leader del plotone mi gridava di mettermi a schiena dritta. Il problema è che io [...] non avevo una schiena dritta e non riuscivo nemmeno a mettermi dritta. Ho sempre cercato di fare il massimo ma per lei non ero mai dritta abbastanza. Era stata una grande gioia quando sono stata promossa a Capitano ed ero diventata un suo superiore."